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FinanziamentoFIS-2023-02024 - DipRec - A DNA-nanotechnology-based multi-integrated platform to study membrane receptors oligomerization within ordered cell membrane domainsI lipid rafts sono domini di membrana ordinati su scala nanometrica, arricchiti in sfingolipidi e colesterolo, che svolgono un ruolo importante nel traffico di membrana e nella trasduzione del segnale, favorendo la colocalizzazione dei recettori di membrana. Questo determina un’organizzazione definita dei recettori e modula la rete di segnalazione. Nonostante anni di studi, il loro ruolo rimane oggetto di dibattito. Questo progetto mira a sviluppare una piattaforma multi-integrata basata su nanotecnologie a DNA per studiare i nano-intorni dei recettori all’interno dei lipid rafts e chiarire il loro ruolo nella clusterizzazione dei recettori. L’approccio combina RepliSeq (un nuovo metodo basato su DNA per la mappatura nanoscopica delle proteine di membrana) con tecniche biofisiche (SPR, NanoIR) e di microscopia (EM, FIB). Il recettore Her2, rilevante nei tumori al seno aggressivi, verrà utilizzato come modello per comprendere come la sua distribuzione nei lipid rafts influenzi l’oligomerizzazione e la risposta alle terapie mirate. Obiettivo 1: Indagare il legame tra la formazione dei lipid rafts e l’oligomerizzazione di Her2 in membrane artificiali (bilayer lipidici supportati, SLB). Verranno creati SLB arricchiti in lipid rafts e funzionalizzati con nanostrutture di DNA per posizionare e rilevare con precisione le proteine di interesse. Il sistema mira a valutare se variazioni in dimensione/composizione dei rafts influenzano l’omo-/etero-oligomerizzazione di Her2. L’intero setup sarà caratterizzato tramite microscopia a fluorescenza, AFM, SPR e NanoIR. Obiettivo 2: Esaminare la localizzazione di Her2 nei lipid rafts in linee cellulari tumorali mammarie, prima e dopo trattamento con terapia mirata. RepliSeq sarà usato per mappare l’organizzazione spaziale di Her2 e le sue interazioni con membri della famiglia EGFR, anche in modelli cellulari resistenti. Infine, tecniche ad alta risoluzione come EM e tomografia elettronica (FIB-EM/ET), combinate con marcatura fluorescente, permetteranno di visualizzare la clusterizzazione di Her2 e l’ultrastruttura del suo intorno di membrana.
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FinanziamentoFirefighting Initiative for Resilient Ecosystems and Strategies for Advanced Fire Expertise: Network for Emergency TechniquesIniziativa antincendio per ecosistemi resilienti e strategie per una competenza avanzata in materia di incendi: Rete per le tecniche di emergenza
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FinanziamentoMSCA2024_0000034 - NeCode - The neural code of perceptual history and the emergence of serial dependence effectsQuello che percepiamo non e’ solo determinato dagli input che i nostri organi di senso ricevono nel presente, ma anche da quello che abbiamo percepito nel passato recente, qualche secondo fa. Per costruire la nostra percezione soggettiva, il cervello combina sistematicamente le informazioni passate – o la storia percettiva – con quelle presenti. Sebbene potenzialmente utile in termini di generazione di una rappresentazione più stabile, tale processo si traduce anche in distorsioni percettive e/o decisionali, per cui uno stimolo attuale viene percepito come più simile a quello precedente di quanto non lo sia in realtà. Questo tipo di distorsioni, denominato “dipendenza seriale”, e’ in grado di influenzare praticamente ogni aspetto della percezione, suggerendo che potrebbe riflettere un principio computazionale fondamentale dell'elaborazione cerebrale. La natura di questo effetto e i suoi correlati neurali sono tuttavia ancora poco chiari e oggetto di dibattito. Nella mia precedente borsa di studio MSCA (MSCA-IF-2018 "NeSt"), ho utilizzato l'elettroencefalografia (EEG) per dimostrare un correlato neurale che riflette la codifica delle informazioni passate nelle risposte cerebrali attuali, il che potrebbe predire l'effetto di dipendenza seriale misurato a livello comportamentale. Il nuovo progetto ("NeCode") capitalizzerà quindi su questo risultato e studierà sistematicamente la natura del codice neurale che rappresenta la storia percettiva. Con NeCode, affronterò (1) la relazione tra il codice neurale delle informazioni passate e presenti e (2) la potenziale esistenza di molteplici codici neurali specifici per diverse modalità sensoriali; (3) la diversa codifica delle informazioni sensoriali passate e delle informazioni "interne" passate (ovvero, giudizi soggettivi e stimoli autogenerati) e (4) la dissociazione tra meccanismi percettivi e post-percettivi. Infine, (5) affronterò il ruolo dell'elaborazione cosciente del cervello nella codifica della storia percettiva a livello neurale. Nel complesso, si prevede quindi che il progetto chiarisca i meccanismi neurali coinvolti nella codifica e nell'implementazione della storia percettiva, contribuendo significativamente alla nostra comprensione di come il cervello generi la percezione sulla base di informazioni passate e presenti.
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FinanziamentoSOE2024_0000132 - UniMag - A unified sense of magnitude: how perceptual binding governs magnitude integrationLe dimensioni chiamate “magnitudini” quali spazio, tempo e numerosità sono essenziali per comprendere il mondo esterno e interagire con esso in modo efficace, poiché consentono al cervello di rappresentare alcune delle proprietà basilari degli oggetti e degli eventi esterni. Un aspetto importante della percezione della magnitudine è che le diverse caratteristiche degli stimoli sensoriali non vengono elaborate indipendentemente l'una dall'altra, ma interagiscono sistematicamente tramite un processo chiamato "integrazione delle magnitudini". Ad esempio, la durata di un insieme numeroso di elementi viene percepita come durare più a lungo in confronto a un insieme meno numeroso, e viceversa (vale a dire, maggiore è la durata, maggiore è la numerosità percepita). L’integrazione fra le dimensioni porta, in questo modo a una sistematica sotto- o sovra-stima delle caratteristiche degli stimoli a seconda dell’altra dimensione interferente. Tuttavia, il meccanismo di integrazione di magnitudini e come esso emerge in accordo alle proprietà degli stimoli è ancora poco conosciuto. UniMag esaminerà quindi una nuova ipotesi riguardante l'esistenza di un processo di "unione delle magnitudini" che permette di determinare il pattern di integrazione tra le dimensioni. In particolare, l’integrazione delle magnitudini emergerebbe nel processo di legame delle diverse dimensioni in una percezione unificata, in base a specifiche proprietà degli stimoli che trasmettono l’informazione di queste dimensioni. In UniMag, utilizzerò tecniche di psicofisica e neuroimaging per indagare i meccanismi di unione e integrazione delle magnitudini, affrontando: (a) la reale esistenza di un processo di unione delle magnitudini e la sua rappresentazione elettrofisiologica; (b) il ruolo funzionale di tale processo nella percezione e nella presa di decisione e se quest’ultimo si adatta alle statistiche dell'ambiente; e (c) la rete di aree cerebrali e percorsi corticali che mediano l’unione e l'integrazione delle magnitudini. Grazie a una serie di paradigmi innovativi e a un ambizioso piano di ricerca, UniMag fornirà nuove conoscenze sui meccanismi della percezione di spazio, tempo e numerosità, chiarendo come l'integrazione di queste dimensioni si verifica durante l'elaborazione percettiva.
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FinanziamentoIn and Out the Asylum. Psychiatrists, Patients, Families, and States Torn between Psychiatry and Antipsychiatry in the Upper Adriatic Area: A Border History of PsychiatryIl progetto mira ad analizzare la persistente dialettica tra le tendenze all’istituzionalizzazione e alla deistituzionalizzazione della salute mentale nell’Europa centrale e meridionale dal 1880 agli anni ’80, utilizzando un caso di studio transnazionale che si concentra sulla più ampia regione geopolitica dell’Alpe-Adria, che comprende territori che un tempo facevano parte dell’Impero asburgico e che ora si estendono su quattro pasi dell’Unione Europea: la provincia della Venezia-Giulia, la penisola istriana – compresa la città di Rijeka -, il territorio sloveno e le regioni austriache di Carinzia e Stiria.