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    MSCA2024_0000034 - NeCode - The neural code of perceptual history and the emergence of serial dependence effects
    Quello che percepiamo non e’ solo determinato dagli input che i nostri organi di senso ricevono nel presente, ma anche da quello che abbiamo percepito nel passato recente, qualche secondo fa. Per costruire la nostra percezione soggettiva, il cervello combina sistematicamente le informazioni passate – o la storia percettiva – con quelle presenti. Sebbene potenzialmente utile in termini di generazione di una rappresentazione più stabile, tale processo si traduce anche in distorsioni percettive e/o decisionali, per cui uno stimolo attuale viene percepito come più simile a quello precedente di quanto non lo sia in realtà. Questo tipo di distorsioni, denominato “dipendenza seriale”, e’ in grado di influenzare praticamente ogni aspetto della percezione, suggerendo che potrebbe riflettere un principio computazionale fondamentale dell'elaborazione cerebrale. La natura di questo effetto e i suoi correlati neurali sono tuttavia ancora poco chiari e oggetto di dibattito. Nella mia precedente borsa di studio MSCA (MSCA-IF-2018 "NeSt"), ho utilizzato l'elettroencefalografia (EEG) per dimostrare un correlato neurale che riflette la codifica delle informazioni passate nelle risposte cerebrali attuali, il che potrebbe predire l'effetto di dipendenza seriale misurato a livello comportamentale. Il nuovo progetto ("NeCode") capitalizzerà quindi su questo risultato e studierà sistematicamente la natura del codice neurale che rappresenta la storia percettiva. Con NeCode, affronterò (1) la relazione tra il codice neurale delle informazioni passate e presenti e (2) la potenziale esistenza di molteplici codici neurali specifici per diverse modalità sensoriali; (3) la diversa codifica delle informazioni sensoriali passate e delle informazioni "interne" passate (ovvero, giudizi soggettivi e stimoli autogenerati) e (4) la dissociazione tra meccanismi percettivi e post-percettivi. Infine, (5) affronterò il ruolo dell'elaborazione cosciente del cervello nella codifica della storia percettiva a livello neurale. Nel complesso, si prevede quindi che il progetto chiarisca i meccanismi neurali coinvolti nella codifica e nell'implementazione della storia percettiva, contribuendo significativamente alla nostra comprensione di come il cervello generi la percezione sulla base di informazioni passate e presenti.
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    SOE2024_0000132 - UniMag - A unified sense of magnitude: how perceptual binding governs magnitude integration
    Le dimensioni chiamate “magnitudini” quali spazio, tempo e numerosità sono essenziali per comprendere il mondo esterno e interagire con esso in modo efficace, poiché consentono al cervello di rappresentare alcune delle proprietà basilari degli oggetti e degli eventi esterni. Un aspetto importante della percezione della magnitudine è che le diverse caratteristiche degli stimoli sensoriali non vengono elaborate indipendentemente l'una dall'altra, ma interagiscono sistematicamente tramite un processo chiamato "integrazione delle magnitudini". Ad esempio, la durata di un insieme numeroso di elementi viene percepita come durare più a lungo in confronto a un insieme meno numeroso, e viceversa (vale a dire, maggiore è la durata, maggiore è la numerosità percepita). L’integrazione fra le dimensioni porta, in questo modo a una sistematica sotto- o sovra-stima delle caratteristiche degli stimoli a seconda dell’altra dimensione interferente. Tuttavia, il meccanismo di integrazione di magnitudini e come esso emerge in accordo alle proprietà degli stimoli è ancora poco conosciuto. UniMag esaminerà quindi una nuova ipotesi riguardante l'esistenza di un processo di "unione delle magnitudini" che permette di determinare il pattern di integrazione tra le dimensioni. In particolare, l’integrazione delle magnitudini emergerebbe nel processo di legame delle diverse dimensioni in una percezione unificata, in base a specifiche proprietà degli stimoli che trasmettono l’informazione di queste dimensioni. In UniMag, utilizzerò tecniche di psicofisica e neuroimaging per indagare i meccanismi di unione e integrazione delle magnitudini, affrontando: (a) la reale esistenza di un processo di unione delle magnitudini e la sua rappresentazione elettrofisiologica; (b) il ruolo funzionale di tale processo nella percezione e nella presa di decisione e se quest’ultimo si adatta alle statistiche dell'ambiente; e (c) la rete di aree cerebrali e percorsi corticali che mediano l’unione e l'integrazione delle magnitudini. Grazie a una serie di paradigmi innovativi e a un ambizioso piano di ricerca, UniMag fornirà nuove conoscenze sui meccanismi della percezione di spazio, tempo e numerosità, chiarendo come l'integrazione di queste dimensioni si verifica durante l'elaborazione percettiva.
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    In and Out the Asylum. Psychiatrists, Patients, Families, and States Torn between Psychiatry and Antipsychiatry in the Upper Adriatic Area: A Border History of Psychiatry
    Il progetto mira ad analizzare la persistente dialettica tra le tendenze all’istituzionalizzazione e alla deistituzionalizzazione della salute mentale nell’Europa centrale e meridionale dal 1880 agli anni ’80, utilizzando un caso di studio transnazionale che si concentra sulla più ampia regione geopolitica dell’Alpe-Adria, che comprende territori che un tempo facevano parte dell’Impero asburgico e che ora si estendono su quattro pasi dell’Unione Europea: la provincia della Venezia-Giulia, la penisola istriana – compresa la città di Rijeka -, il territorio sloveno e le regioni austriache di Carinzia e Stiria.
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    Arte e genetica: la diversità come unicità
    Il progetto utilizza una disciplina innovativa come l’iconodiagnostica, che applica la diagnostica medica allo studio delle opere d’arte, per far conoscere alla cittadinanza alcune patologie e per formare medici e studenti di tutte le professioni sanitarie, allenandone la capacità di riconoscere determinati segni clinici. Un obiettivo comune a entrambe le attività è quello di sviluppare capacità empatiche nell’ottica dell’accettazione della diversità e dell’importanza dell’inclusività.
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    ITAT-27-009 - CONNATURAL - CONnecting NATURe and heALth in the AlPs
    CONNATURALP è un progetto innovativo che mira a promuovere un approccio integrato alla tutela e alla valorizzazione della salute degli ecosistemi e degli esseri umani, con l’obiettivo di sviluppare strategie utili alla protezione di entrambi. Il progetto mira a esplorare l’interconnessione tra natura, salute umana e biodiversità nella regione alpina. Attraverso l’approccio One Health e una partnership multidisciplinare, CONNATURALP intende migliorare la comprensione delle relazioni tra la salute degli ecosistemi, la biodiversità e la salute umana, attraverso l’utilizzo delle terapie basate sulla natura (Nature-based Therapies – NbTs). Gli obiettivi sono: i) identificare parametri specifici per misurare lo stato di salute degli ecosistemi e l’impronta ecologica che le NbTs hanno sulla biodiversità; ii) sviluppare e implementare protocolli clinici per valutare gli effetti delle NbTs su gruppi target vulnerabili; iii) creare un protocollo comune per l’attuazione delle NbTs; iv) analizzare i comportamenti pro-ambientali dei pazienti e dei cittadini che frequentano parchi e riserve della biosfera. Attraverso attività di informazione rivolte al territorio, verranno fornite raccomandazioni sulle politiche per il miglioramento della biodiversità e della salute umana. Partners del progetto sono: LP – GAL Prealpi e Dolomiti PP1 – Paracelsus Medizinische Privatuniversität Salzburg – Privatstiftung PP2 – Università degli Studi di Padova PP3 – UNESCO Biosphärenpark Salzburger Lungau PP4 – Università degli Studi di Trieste PP5 – I.P.A. Terre di Asolo e Monte Grappa PP6 – Kärntner Nationalparkfonds Hohe Tauern PP7 – ANGOLO OdV – Associazione Nazionale Guariti o Lungoviventi Oncologici Nell’ambito del WP3-– Effetti degli ecosistemi naturali e della loro biodiversità sulla salute umana- UNITS parteciperà alla raccolta di evidenze scientifiche sugli effetti di una più stretta connessione con la natura sulla salute e sul benessere umano, con particolare attenzione a gruppi selezionati di pazienti che sperimentano direttamente sessioni terapeutiche basate sulla natura in foreste protette selezionate e altri ecosistemi naturali rurali e montani con un'elevata biodiversità di base, all’interno dei siti individuati nel WP2. Inoltre, si occuperà in collaborazione con PP1, dei protocolli comuni per la raccolta, l’analisi e l’interpretazione dei dati al fine di valutare l’impatto che le NbT hanno su gruppi di pazienti selezionati. Una volta sviluppati i protocolli, saranno organizzate le attività sul campo con i partecipanti della sperimentazione. UNITS si occuperà della raccolta dati e test prima e dopo le attività e avrà il compito di guidare il confronto e l'analisi dei risultati degli effetti nella sperimentazione nelle Alpi austriache e nella sperimentazione nelle Alpi italiane. Inoltre, si occuperà di elaborare osservazioni comuni per attività educazionali per professionisti dei sistemi sanitari. Nell’ambito del WP5-Comunicazione, esperienze e diffusione di buone pratiche che riconnettono positivamente l'uomo alla natura -UNITS parteciperà agli incontri scientifici, agli scambi di buone pratiche e alla promozione delle reti tra gruppi di persone per collegare persone e culture oltre i confini. Verrà stimolata la consapevolezza sull’importanza di stili di vita più sani per sostenere ambienti più sani e sul ruolo che possono essere svolti dalle autorità pubbliche (sia nel settore sanitario/assistenziale che nel settore della gestione della natura). Particolare rilevanza sarà data alla creazione o rafforzamento di reti transregionali tra stakeholder appartenenti a diversi settori per stimolare la consapevolezza e rafforzare la conoscenza dell'argomento attraverso le esperienze pratiche di NbT di gruppi di persone con background diversi provenienti dai due paesi (Italia e Austria).