Nel discretamente nutrito dossier agiografico su santa Brigida, ruolo particolare assume la Vita sanctae Brigidae di Cogitosus: essa appare, con alcune riserve, come la prima vita della santa pervenutaci. Contribuisce alla sua importanza, inoltre, il fatto che si tratta di una delle più antiche agiografie irlandesi dotate di autore, e di una delle prime opere autoriali d’Irlanda in assoluto. Tuttavia, il nome Cogitosus – evidente latinizzazione di un originale gaelico – è oscuro tanto a noi quanto ai numerosi copisti medievali, che spesso lo omettono o lo interpretano in maniera erronea: questa situazione configura la Vita sanctae Brigidae come un testo a basso livello di autorialità, soggetto quindi a numerose riscritture e ad alta manipolabilità in sede di copia. L’articolo mira a delineare un profilo della questione, fornendo una casistica relativa a diversi contesti di produzione e fruizione di testi agiografici, che permetta di ad analizzare quanto e come l’autorialità di un testo possa influire sulla ricostruzione critica dello stesso