Le classi di oggi sono caratterizzate da una pluralità di differenze: età, genere, lingua, retroterra familiare, consumi culturali, abilità. Di fronte a tale “superdiversità” emerge la necessità di immaginare in modo nuovo gli allievi e le allieve, le loro famiglie, le comunità, ma anche il lavoro degli/delle insegnanti e gli strumenti per valorizzare le conoscenze e le competenze presenti in classe, al fine di progettare situazioni educative più eque e inclusive. Il volume fornisce chiavi di lettura per orientarsi in tale scenario: la realtà delle scuole in aree ad alta presenza migratoria; la centralità delle discipline umanistiche per allenarsi a “leggere” con occhi diversi tali scuole; gli studi sulle “culture dei bambini”, sulle fiabe, sulle immagini, sulle literacies e la rilevanza di questa pluralità di testi e linguaggi al fine di progettare percorsi educativi nei contesti scolastici ad alta complessità socioculturale.