Il presente scritto riprende e precisa, a scopi di ridefinizione dei livelli istituzionali territoriali in Italia, la visione urbanistica di “Ecopoli” (Fabbro, 2020, 2021) con la quale, dopo la “tempesta perfetta” prodotta congiuntamente dalla pandemia, dalla crisi economica del 2008 e dalla permanente crisi da global warming, propone di “ricostruire” luoghi e sistemi dell’abitare, del muoversi e del lavorare. A tal fine, le ridefinite aree vaste assumono, nei contesti non metropolitani, il nome ed il programma di Aree ecopolitane”.