La Sezione Lavoro della Cassazione consolida il suo recente orientamento, ribadendo il riconoscimento della tutela previdenziale a fronte di qualsiasi malattia professionale contratta per effetto di vessazioni datoriali riconducibili a situazioni di mobbing e di costrittività organizzativa. In tal caso, il lavoratore deve dimostrare esclusivamente il nesso eziologico tra la lavorazione e la tecnopatia psico-fisica diagnosticata. Il presente contributo intende offrire una lettura ragionata della decisione, riflettendo sia sul significato evolutivo del concetto di malattia professionale, sia sulla potenziale maggiorazione del relativo premio assicurativo in chiave sistemica, concentrando l’attenzione sulle modalità di prevenzione delle disfunzioni ambientali a beneficio sia del lavoratore, sia dell’impresa.