La Chimica Organica è spesso un punto debole per chi insegna nella scuola superiore. Le ragioni sono molteplici e una tra queste è l'idea che la Chimica Organica sia un capitolo a parte, e non abbia alcun legame con la Chimica Generale.
Lo scorso anno, all’interno dei percorsi di TFA, ci si è reso conto che manca totalmente nell’insegnamento della chimica un’integrazione tra la Chimica Generale e la Chimica Organica, dato che quest’ultima viene spesso insegnata come corollario della prima e in poche ore. Il problema dell’insegnamento della Chimica Organica è stato allora ripreso da un piccolo team di docenti di varia formazione che hanno rivisto insieme alcune attività di laboratorio e rimeditata la loro organizzazione. L'idea di base è stata che nel momento in cui i concetti base di Chimica Generale vengono presentati agli studenti, si possa creare un immediato collegamento con i concetti di Chimica Organica, in modo che sia visibile la necessaria integrazione tra le due discipline. Sarebbe bene quindi che questo lavoro di consolidamento delle conoscenza venisse affrontato nei laboratori, con esperimenti opportuni, in modo da rendere evidente allo studente come la disciplina Chimica sia un unicum. Infatti le nuove direttive date dal Ministero sul riordino degli insegnamenti nelle scuole secondarie di secondo grado: esse puntano proprio alla programmazione per competenze e alla realizzazione di significative unità di apprendimento come occasioni favorevoli per la rimeditazione di alcuni percorsi di apprendimento.
Il lavoro che viene presentato vuole suggerire alcuni percorsi sperimentali in grado di fornire allo studente una visione integrata, anche se limitata, delle conoscenze nell'ambito della chimica alla luce delle problematiche sopra esposte.