Il saggio ricostruisce i percorsi che, nel contesto della cultura tardo positivista della fine del XIX secolo, portarono Lombroso e altri criminologi, psichiatri ed antropologi (anche in relazione dialettica con i pionieri della psicoanalisi) a sviluppare la ricerca sui fenomeni psichici, riprendendo una strada iniziata con gli studi sul "magnetismo" e modernizzata con la pratica dell'ipnosi. Viene rievocata la figura di Calogero Picone-Chiodo, singolare figura di studioso fautore di una criminologia "spiritualista".