L'importanza dei fattori mesoclimatici nel determinare la distribuzione dei
licheni in ambiente urbano è ancora largamente sottovalutata per la scarsità di
dati sperimentali. Recenti esperimenti di trapianto suggeriscono che la
disponibilità idrica può essere un fattore determinante per la sopravvivenza dei
licheni nelle città. Questa ricerca è finalizzata allo studio del ruolo del
mesoclima, dell'inquinamento atmosferico e della discontinuità dei corridoi
ecologici nella persistenza e ricolonizzazione dei licheni epifiti in ambiente
urbano. A tale scopo sono stati selezionati due centri urbani target, Udine e
Trieste, che si differenziano per condizioni macroclimatiche, assetti idroorografici
e di naturalità territoriale. A Udine le stazioni di campionamento
sono disposte lungo due transetti paralleli, di cui uno segue il percorso di una
roggia, al fine di operare un confronto a coppie tra la vegetazione lichenica in
siti con simili livelli di alterazione della qualità dell’aria, ma diversa umidità
media dell’aria. A Trieste la rete di campionamento è stata progettata per
verificare gli effetti della rarefazione dei fenomeni di rugiada lungo transetti
disposti dalle aree suburbane a quelle urbane e industriali.
Lo studio della vegetazione lichenica è stato svolto principalmente su Tilia sp.,
applicando il metodo fitosociologico e l’Indice di Diversità Lichenica. Dai primi
risultati si delinea, a parità di urbanizzazione, una maggiore ricchezza floristica
a Udine con una buona presenza di specie piuttosto sensibili all’alterazione
dell’aria. Apprezzabile anche il ruolo di corridoio ecologico dei viali alberati che
presentano un maggior grado di copertura lichenica procedendo dalle aree
urbane verso la periferia. In questa fase è ancora di difficile interpretazione il
contributo dovuto al fattore “umidità dell’aria” legato alla presenza delle rogge
per l’effetto confondente legato alla presenza di alberi diversi lungo le coppie di
transetti.