Il difficile rapporto tra P.A., dotata di forza impositiva, e Contribuente, che ad essa soggiace, ha motivato il legislatore, la dottrina e la giurisprudenza nella ricerca di strumenti che concilino l’interesse pubblico all’esazione fiscale con la tutela del cittadino. Scopo di questo lavoro è esaminare come, dalla L. 241/90 alla L. 212/00, fino alle norme ed alle interpretazioni più recenti, si siano attuati i principi (buon andamento ed imparzialità dell’amministrazione, corrispondenza tra capacità contributiva ed imposizione fiscale, riserva di legge in ambito tributario) che realizzano l’esigenza di promozione sociale, uguaglianza e partecipazione che pervade la Costituzione italiana