Il contributo tratta il topos della sopravvivenza dell’opera poetica come forma di consolatio mortis nell’epigramma ellenistico di tradizione letteraria. Partendo dalla celebre metafora degli usignoli nell’epigramma di Callimaco per Eraclito (epigr. 2,5-6 Pf.), l’obiettivo è di analizzare l’evoluzione lessicale e semantica del motivo. L’indagine comprende anche una riflessione sui canali di trasmissione dell’opera letteraria e un confronto con la ricezione del topos nella poesia epigrafica.