Nei primi anni di vita, il corpo rappresenta la sede della conoscenza, lo strumento prediletto dal bambino per l’esplorazione del
mondo. È attraverso il corpo che il bambino comunica ed entra
in relazione con l’altro.
Nelle prime fasi dello sviluppo, i movimenti del corpo sono
perlopiù riferiti a una motricità ri"essa in quanto le risposte di
adattamento avvengono senza il controllo della coscienza o senza
l’intervento della volontà. Successivamente le azioni diventano atti
motori intenzionali e diretti a uno scopo. Questo passaggio segna
un punto di maturazione fondamentale: con il suo corpo il bambino comunica desideri, bisogni ed emozioni al caregiver (“colui
che si prende cura”). Grazie ai movimenti intenzionali del corpo,
il bambino costruisce una relazione più so!sticata con il caregiver:
quando il bisogno espresso viene soddisfatto, viene progressivamente trasformato in un’esperienza emotiva in grado di regolare
gli scambi comunicativi successivi.