Si rinvengono tre elementi di novità nell'approccio conoscitivo della ragione rispetto alle forme teoriche di sapre già sperimentate dalla coscienza nella Fenomenologia hegeliana e si mostra come sia proprio l'autocomprensione dell'essenza libera e infinita dell'autocoscienza, e quindi il passaggio del teoretico nell'etico sul terreno pratico del rapporto con il mondo naturale e umano, a giustificare il nuovo punto di vista della ragione di avere nella cosalità solo consapevolezza di se stessa.