Il contributo prende in esame la gestione delle acque del Mulino di Villa Bozza, a Santa Maria di Non, presso Padova, da parte della famiglia Bembo, analizzando l’epistolario bembiano. Molte lettere contengono riferimenti ai mulini e alla villa, considerata da Pietro Bembo luogo di rifugio e di riflessione. Attraverso l’epistolario si rintracciano i problemi e le discussioni nate dall’utilizzo e dalla necessità di regolamentare i corsi d’acqua che quivi confluivano e delle conseguenti controversie che nacquero.