Lo scopo del saggio è trattare la questione della modernità del pensiero di Bruno, letto in un’ottica filosofica e politica del tutto diversa da quella che caratterizza la modernità inaugurata da Cartesio e da Hobbes. Bruno è portatore di un’idea di modernità originale, basata sull’infinità dei mondi e sulla loro potenziale conflittualità. Una proposta che rende il suo pensiero eminentemente politico anche se esposto con un lessico che non è quello autoreferenziale della trattatistica politica cinquecentesca.