Fra diritto internazionale, diritto internazionale privato e diritto comunitario: un appunto sugli strumenti per il riconoscimento del diritto pubblico straniero
A circa un anno dalla Sua scomparsa abbiamo voluto organizzare un
convegno per onorare la memoria del Prof. Giuseppe Tesauro, e abbiamo
deciso di tenerlo a Napoli, dati i Suoi ben noti legami con questa città,
eletta a sede dei Suoi studi e della Sua formazione e dove ha svolto la gran
parte della propria attività, accademica e non. E quindi le sedi del Convegno sono state, il primo giorno, l’Aula Magna dell’Università Federico
II e, il secondo, la Biblioteca di Castel Capuano, sede storica degli uffici
giudiziari della Città partenopea.
Il Convegno si è articolato su 5 sessioni, dedicate ciascuna ad una
delle multiformi attività dell’Onorato: Giudice costituzionale, Professore, Avvocato generale alla Corte di giustizia, Presidente dell’AGCOM,
Avvocato del libero Foro. E in ciascuna di tali sessioni sono stati invitati
ad intervenire personalità che hanno con Lui collaborato o sono state
testimoni diretti della Sua intensa e proficua attività.
Tutto era stato quindi predisposto per un convegno che ricordasse con
affetto, ma in modo rigoroso e scientifico la personalità di Tesauro. Un
avvenimento doloroso, tuttavia, si produsse proprio alla vigilia dell’incontro, con la improvvisa scomparsa di Paola, Sua devota e amorevole
compagna di tutta una vita, che da Lui era inseparabile e forse proprio per
questo non ha retto al dolore. È stata ricordata con grande affetto e partecipazione, ma certo la Sua scomparsa ha fatto calare un velo di tristezza
su tutti i partecipanti.
Il Convegno è stato vivace e interessante, ricco di testimonianze sulle
varie attività di Tesauro ed abbiamo tutti condiviso l’enorme apprezzamento del Suo contributo nelle diverse funzioni esercitate, ma abbiamo
anche appreso molti particolari fino a quel momento sconosciuti di Sue
osservazioni o battute su questo o quel caso o episodio, conformemente
del resto al Suo carattere all’un tempo serio e scherzoso.
Ma lasciamo al lettore la scoperta di un volume che speriamo vivamente resti a testimonianza di un affetto e di un’ammirazione senza fine
per il nostro amato Beppi.