La monografia approfondisce i diversi aspetti della complicità nel furto in diritto romano: origine (gli apporti fondamentali vanno ascritti a Labeone e a Sabino); requisiti oggettivi (pluralità di soggetti, consumazione del furto, contributo del compartecipe) e soggettivi (dolo); aspetti processuali (Paolo rende noto che l’offeso non può esercitare contro il complice l’actio furti manifesti né la condictio; tuttavia, in alcuni casi, contro il complice non spetta nemmeno l’azione di furto non manifesto).