Si sono esaminati gli elementi di imprenditorialità nascente che si possono scorgere nelle microfiliere, caratterizzanti le filiere di qualità e quindi le possibilità di crescita, sia in termini di prodotto che di occupazione, delle filiere stesse e delle imprese che ne fanno parte.
Si è individuato nella figura dell’imprenditore il tratto cruciale che distingue la microfiliera di qualità da una mera forma di lavoro in proprio, a limitati livelli non solo di scala e di redditività, ma anche di competitività. Le possibilità di sviluppo sono aperte al primo tipo di impresa, mentre la seconda fronteggia spesso difficoltà di sopravvivenza.
Il principale risultato che si può trarre dalle interviste effettuate e’ che i fattori cognitivi influenzano la capacità imprenditoriale per eccellenza, che è quella di saper cogliere le opportunità Fattori individuali e ambientali si intrecciano nel configurare il patrimonio cognitivo di ognuno. In particolare, l’esistenza di reti, o di capitale sociale, ha un ruolo importante, sia nella trasmissione di modelli positivi, via la famiglia, la scuola, le associazioni e le organizzazioni di vario tipo, religiose e non, sia nel consentire fonti di finanziamento formali e informali.
