Il nome dell'ecista di Thapsos nella variante offerta dall'importante codice Paris. gr. 1734, Lampis, permette di riconoscervi il personaggio ricordato da Favorino nel De exilio, aristocratico megarese a cui rese onore un oracolo del dio di Delfi. La variante più diffusa, Lamis, richiama il nome dell'antropofago re dei Lestrigoni e risale probabilmente ai Calcidesi di Leontini , rivali dei Megaresi. Il nome Lampis fu messo in circolazione nella traduzione tucididea del Valla, dipendente da un codice affine al Paris. gr. 1734, ed ebbe fortuna nella storiografia fino al '700.