I 'foreign fighters' sono un gruppo estremamente eterogeneo di migliaia di persone che proviene da un centinaio di paesi in tutto il mondo. Questa ondata di miliziani si muove dai propri paesi di origine, o di immigrazione, per cercare di raggiungere altri estremisti radicali in Siria ed Iraq. Attualmente circa 30.000 persone hanno già raggiunto quelle terre dove nel 2014 è stato fondato il Califfato e tra morti in battaglia, bombardamenti e foreign fighters di ritorno ad oggi nello spazio compreso tra Siria ed Iraq ve ne potrebbero essere ancora circa dodicimila. Tra costoro circa 4-5.000 verrebbero dai Paesi dell’Unione Europea e quasi 3-4.000 da solamente Francia, Germania, Regno Unito e Belgio. Le cifre vanno prese con molta cautela e variano a seconda della fonte utilizzata. La variabilità dei dati è molto ampia anche per quanto concerne le cifre fornite sui rientri in Europa. Secondo le autorità italiane dovrebbero essere un migliaio circa. L’identikit che descrive i 'foreign fighters' provenienti dai Paesi europei è abbastanza chiaro: per lo più si tratta di soggetti giovani e di sesso maschile, ma le donne pare costituiscono una quota decisamente significativa del gruppo dei foreign fighters, vale a dire il 17%. Sono per lo più di origine maghrebina o balcanica ma non mancano quelli di origine asiatica. Soprattutto tra coloro, che provengono dal Regno Unito, il livello di istruzione e lo status socio-economico, generalmente basso, si fa più elevato.