Una delle tre redazioni delle favole di Esopo, detta Accursiana,è stata oggetto nel secolo scorso di discussioni e polemiche fra gli studiosi per la sua datazione: Chambry infatti l'attribuiva al III secolo d.C., Hausrath al IX secolo e Perry la riportava all'attività di Planude (XIII sec.) La presenza di tale recensione in un codice della Bibl. Naz. di napoli accompagnata da un commento, provocò uleriori discussioni sull'interpretazione dell'intestazione e sull'attribuzione del commento, assegnato da Hausrath a Planude. Lo studio di tale commento e la scoperta dell'utilizzazione in esso del Lexicon Vindobonense, di cui sto preparando l'edizione critica, mi ha permesso di chiarire definitivamente che; a) il commento non può essere di Planude, ma di un autore del XIV secolo che utilizzava la II redazione del Lexicon Vindobonense; b) l'intestazione del codice di Napoli prova che la redazione accursiana era considerata nel XIV secolo opera di Planude.