Il lavoro analizza la riflessione politica del filosofo norvegese-danese Henrich Steffens (1773-1845), concentrando l’attenzione sulla sua teoria della cultura per evidenziarne la fecondità teorica in vista di una riflessione più ampia sulla genesi dello Stato e sul suo funzionamento. La dottrina politica di Steffens viene approfondita in connessione con la Naturphilosophie romantica e con quella di altri filosofi dell'epoca. Dallo studio emerge che Steffens ha sviluppato un percorso teorico-politico autonomo, in netto contrasto con il disegno politico abbracciato dagli Stati tedeschi subito dopo i Befreiungskriege (1813-1815).