"Se respingiamo la legge lo facciamo per raggiungere qualcosa di meglio"; con questa lapidaria frase Errico Malatesta nel 1925 evidenziava come certa esegesi del pensiero anarchico, protesa a dipingerlo come una teoria anti-sociale che vorrebbe espungere ogni forma di regolamentazione dal contesto comunitario, sia lontana dalla realtà.