Il commento ha ad oggetto una ordinanza pronunciata nell’ambito di un procedimento di espropriazione presso terzi dal Tribunale di Milano che affronta la questione se la mancata previsione, da parte dell’ordinamento straniero,
di un termine di prescrizione del diritto di portare ad esecuzione una decisione mediante l’espropriazione presso terzi non sia in contrasto con l’ordine pubblico internazionale. Le riflessioni svolte, muovendo dal provvedimento
milanese, approfondiscono il funzionamento dell’eccezione di ordine pubblico internazionale nel nostro ordinamento e nel diritto internazionale privato dell’Unione europea, evidenziando l’imprescindibile centralità della dimensione sovranazionale dei principi che concorrono a definirne il contenuto.