Dopo una panoramica sulle dinamiche delle importazioni ed esportazioni di vino nei principali mercati del mondo, il lavoro mette a confronto gli investimenti vitivinicoli che un’impresa italiana ha realizzato in Italia e in Romania. Il modello di analisi ha messo in evidenza il ruolo che il prezzo dei fattori terra e lavoro e i mercati di sbocco hanno avuto nel determinare le economie di scala, il valore attuale netto, il tasso interno di rendimento, il periodo di recupero e la sensibilità ai prezzi di vendita dei due investimenti. I risultati della ricerca hanno evidenziato che i vantaggi competitivi conseguiti con l’investimento all’estero sono derivati dal minore prezzo della terra e dalla maggiore disponibilità di terre vocate per la viticoltura e, quindi, a parità di risorse finanziare disponibili, dalla possibilità di realizzare impianti di dimensioni maggiori. Per contro, il minore costo del lavoro della Romania è risultato poco rilevante.