La corretta gestione delle terre e rocce da scavo (di seguito citate con l’acronimo TRS) rappresenta un aspetto controverso e non completamente definito e normato in modo chiaro all’interno della legislazione ambientale italiana. E’ opportuno richiamare all’importanza che ricopre questo aspetto nella vita dei cantieri edili e infrastrutturali, quali appunto la costruzione di opere sotterranee, in cui vi sia la produzione di ingenti volumi di materiale di scavo la cui gestione può rappresentare un consistente capitolo di spesa, e dove la scelta tra il riutilizzo o lo smaltimento delle TRS in discarica può tradursi in dispendiosi oneri finanziari. Con la presente pubblicazione si vogliono in primo luogo riassumere gli aspetti normativi principali che riguardano la gestione delle TRS anche alla luce dei più recenti aggiornamenti, in modo da indirizzare ed agevolare il lettore all’interno dell’articolata normativa ambientale, ma anche mettere in luce le problematiche che possono sorgere in relazione alla presenza di materiali contaminati ed ai vincoli imposti dalla legislazione verso la sempre più delicata questione dell’inquinamento ambientale. A livello nazionale, la legge “madre” che recepisce la maggior parte delle precedenti normative e Direttive Europee, con continui aggiornamenti dovuti soprattutto all’evoluzione della legislazione comunitaria, è il Decreto Legislativo 3 Aprile 2006 n.152 “Norme in materia ambientale”. Tale norma, come sopra detto, è in continuo aggiornamento: ha già recepito due decreti correttivi, l’ultimo è il D.Lgs. 16 Gennaio 2008 n. 4, e viene integrato attraverso ulteriori modifiche per adeguarsi soprattutto alle esigenze dettate dalle direttive europee. Ai fini di questa pubblicazione la Parte IV (Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti contaminati) del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. contiene le linee guida per la gestione delle TRS, dei rifiuti e dei siti contaminati.