La geografia militare rappresenta uno dei pilastri dell’arte militare fornendo un supporto fondamentale per la pianificazione e la conduzione della guerra. Non a caso la cartografia è rimasta confinata per secoli quasi esclusivamente all’interno degli istituti militari di tanti paesi, compresi quelli delle nazioni belligeranti sul fronte italiano. Benché gli avvenimenti storici siano strettamente interconnessi alla geografia dei luoghi, troppo spesso l’elemento topografico è stato trascurato, se non addirittura omesso, dall’analisi storica. Il testo propone una lettura del significato della geografia e cartografia secondo lo sguardo dell'architetto interessato al progetto in luoghi segnati dai tragici eventi della prima guerra mondiale. Il volume incrocia in tale senso sguardi e modalità di lettura differenti a partire dalla multidisciplinarietà degli autori: geografi, storici e architetti.