Il contributo analizza come Kafka entrò nella cultura del fascismo in Italia alla metà degli anni venti per poi sparire con l'inizio delle persecuzioni razziali. La ricezione di Kafka fu tuttavia, soprattutto tra il 1928 e il 1934, fonte di un accesso dibattito, nel quale lo scrittore praghese si ritrovò a fare da voce e da testimone di temi al centro della discussione letteraria in Italia