Diversamente da altri casi di relazioni instaurate con potenti funzionari centrali e periferici, le quali si alimentarono spesso per ragioni strumentali legate al potere, al successo, alla visibilità e si affievolirono e vennero meno quando queste finivano, il ricco scambio epistolare tra Libanio e l’amico nicomediese Aristeneto sembra superare queste contingenze e possedere quella solidità che solo una vera e sincera φιλία – una delle poche costruite dall’oratore antiocheno nel corso della sua vita – poteva dare.