Nell’era digitale, grazie all’opportunità offerta da piattaforme online come Google Maps, OpenStreetMaps o Bing Maps, le tradizionali mappe a stampa per finalità turistiche sono considerate superate (Valeri, Fadlon, 2017). Ciò nondimeno, l’essere in disuso non significa necessariamente essere obsolete. Esistono specifiche qualità caratteristiche delle mappe a stampa tradizionali che quelle digitali non possono replicare. Un vantaggio delle carte è la loro capacità di migliorare nel destinatario la consapevolezza spaziale, la memoria, la creatività e l’apprendimento (Hurst e Clough, 2013). Inoltre, le mappe stampate hanno anche valori estetici, storici e culturali che rappresentano qualità importanti per un visitatore. Lo sviluppo tecnologico, peraltro, ci consente già oggi di immaginare e progettare mappe stampate capaci di integrarsi con una dimensione digitale. Sebbene le piattaforme di navigazione siano diventate la norma nella società odierna, le mappe stampate hanno ancora un valore e una rilevanza. Precisamente, il settore del turismo, caratterizzato dalla necessità di ‘spiegare’ un territorio, rappresenta uno dei settori di maggiore rilevanza. In questo contesto, la cartografia tradizionale, caratterizzata da un’integrazione solida con altri strumenti digitali, può offrire un grandissimo contributo.