Il presente contributo intende studiare i siti fenici occupati tra l’VIII e la metà del VI secolo a.C. nella regione del Sulcis-Iglesiente (Sardegna sud-occidentale) al fine di analizzare le diverse strategie di insediamento messe in atto per l’occupazione del territorio. Dopo una breve descrizione di carattere archeologico dei centri presi in considerazione, si osservano nel dettaglio le loro diverse funzioni: si arrivano dunque a distinguere due differenti modalità di dinamiche insediamentali. La prima è quella che si individua nel cuore del Sulcis: vi si riconosce un central place (Sulky) collegato ad una rete di centri intermedi che controllavano direttamente il territorio tramite dei siti minori. In questo modo è previsto uno sfruttamento sistematico di tutte le risorse, terrestri e marittime, della regione. La seconda modalità viene riscontrata in aree periferiche del Sulcis o immediatamente esterne ad esso, ossia i territori di Nora e Bithia: qui, anche a causa della difficoltà dei collegamenti, si nota una spiccata proiezione verso il mare e un’occupazione dell’entroterra praticamente assente.