La tesi affronta la riorganizzazione delle diocesi piemontesi attuata da Napoleone fra il 1802 e il 1805. Il tema è sviluppato da un lato sotto l'aspetto della storia istituzionale e territoriale, dall'altro mettendo in luce, attraverso la disamina di numerosi e diversificati casi, l'impatto che essa ebbe sulle singole comunità piemontesi: un quadro consolidato da secoli venne radicalmente e velocemente modificato, anche sotto l'aspetto religioso e devozionale, riordinando i confusi confini medievali e accelerando un processo di modernizzazione degli assetti diocesani che solo apparentemente è stato cancellato dalla Restaurazione del 1817, e di cui ancora oggi si notano gli effetti sulla "geografia ecclesiastica" dell'intera regione