Il contributo, partendo da una concettualizzazione dell’apprendimento basata sull’approccio del costruttivismo sociale, intende presentare alcune prime considerazioni per un modello sistemico di tutoring (interpersonale e interistituzionale) all’interno del centro educativo polifunzionale “L’ABC del quartiere”, attivato dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca nel quartiere milanese di San Siro, un contesto multiculturale e multiproblematico. Nei tutoring rivolti a bambini/e (dagli 8 ai 13 anni) che non hanno ancora completato l’intero processo di acquisizione dell’Italiano L2 (in termini significativi e procedurali), il linguaggio dell’adulto ha non soltanto una funzione di scaffolding, per imparare a parlare e organizzare le conoscenze, ma anche di potenziale di sviluppo del ragionamento: la forma del dialogo, infatti, crea strutture di ragionamento che il tutee interiorizza e le interazioni si trasformano in condivisioni. Centrale per il riconoscimento della validità del modello proposto sarà l’analisi delle interazioni tra i partecipanti, finalizzata, attraverso l’individuazione di specifici atti comunicativi, a evidenziare la relazione tra l’intenzionalità del tutor (ad esempio nella formulazione di domande o nell’utilizzo di interventi di rispecchiamento) e la modalità in cui avviene la costruzione di conoscenza. Un punto di attenzione sarà anche la specificità del setting non formale, che in ottica sistemica assume il difficile compito di mediare e costruire una solida alleanza educativa con i contesti scolastici formali, le cui richieste non sono sempre aderenti all’elaborazione di proposte di senso per i/le bambini/e.