Gli avvenimenti drammatici che negli ultimi anni hanno contraddistinto in Egitto le vicende riguardanti alcuni giovani studiosi — tra cui Patrick Zaki, cittadino egiziano ma residente in Italia — stimolano alcune riflessioni sul diritto alla verità, la libertà di espressione e di informazione, il divieto di tortura e più generalmente la tutela dei diritti umani nel sistema giuridico internazionale. Evidente è la connessione tra la tutela dei diritti fondamentali degli individui e il disvelamento della verità sugli accadimenti che li riguardano. Meno evidenti sono invece i rimedi che il diritto internazionale può porre a disposizione sia di Patrick Zaki e delle altre vittime di violazioni dei diritti umani perpetrate dall’Egitto sia degli Stati che — come l’Italia — intendessero agire contro l’Egitto per la salvaguardia dei valori collettivi legati al rispetto dei diritti umani.