Nonostante la loro crescente rilevanza in campo scientifico e applicativo, le nanotecnologie sono, in buona misura, sconosciute ai più. Con un’attenzione particolare alla realtà italiana, si presenteranno alcune delle principali caratteristiche sia della percezione che delle nanotecnologie hanno i cittadini, sia delle rappresentazioni delle nanotecnologie che sono veicolate nei media. In particolare, si osserveranno quali modelli di relazione fra scienza, tecnologia e società queste percezioni e queste rappresentazioni presumono e legittimano. Da una parte, osservando come le nanotecnologie vengono percepite, e mettendo questo in rapporto alla percezione di altri campi tecnologici, possiamo notare come l’idea di una generale sfiducia e ostilità alla nanoscienza non sia corroborata dai fatti.
Dall’altra, considerando come esse vengono rappresentate, possiamo notare come le immagini giornalistiche supportino una visione tradizionale delle relazioni fra scienza, tecnologia e società che assegna a scienziati e tecnologi un mandato quasi esclusivo nel perseguire lo sviluppo nanotecnologico e ai decisori politici il ruolo di sostenere questa attività, mentre solo raramente la società civile e i cittadini vengono considerati come soggetti rilevanti per la discussione sulla direzione delle attività di ricerca e sviluppo e delle politiche tecno-scientifiche.