Percorsi di Storie, al di là di una cortina di ferro. Tra ne- gazioni e doppie negazioni di una Russia “dal passato imprevedibile”. Quasi fotografie intime – “di parenti, amici... e in questo caso anche nemici” (E. Kersnov- skaja). Diapositive interiori nella forma breve di oggetti, canzoni, diari, poesie: di una sofferenza che non am- mette alcun “alibi nell’essere” (M. Bachtin). E racconti “altri”. Perché il ricordo non può discriminare nessuna discriminazione.