Il contributo intende fare il punto sull'attività di Francesco Terilli nel campo dell'intaglio ligneo, proponendo nuove letture cronologiche per alcune opere malnote o di recente acquisizione, e nuove importanti attribuzioni che estendono il raggio della sua attività fin sulla costa della Dalmazia. Dopo una puntualizzazione dei capisaldi documentari che riguardano l’artista, vengono messe per la prima volta in luce alcune peculiarità tecniche della sua prima attività, come la pratica di riproporre medesimi soggetti in scale di grandezza anche molto diverse tra loro. Una modalità che verrà poi riproposta anche per la realizzazione di Crocifissi lignei, la cui produzione era tanto celebre da diventare eponima dell'autore: a questo proposito vengono presentati tre esemplari del tutto inediti. Il contributo si chiude con una proposta attributiva a Terilli del gruppo scultoreo collocato sull’altar maggiore del duomo di Spalato, consacrato a San Doimo.