Il Servizio Bibliotecario Nazionale nacque alla fine degli anni Ottanta come una risposta alla necessità per il nostro paese di dotarsi di un’unica struttura per l’accesso all’informazione, funzionale alla formazione e all’educazione permanente dei cittadini. Da allora molto è stato fatto, ma siamo ancora lontani dall’uso del singolare. Esistono dei servizi bibliotecari nazionali che funzionano bene, ma che non sempre si integrano e questo implica una dispersione di risorse non più sostenibile dalle biblioteche. ACNP e NILDE sono dei servizi bibliotecari a copertura nazionale, nati e cresciuti nel contesto della ricerca e del mondo accademico, dove svolgono una funzione spesso essenziale per gli utenti delle biblioteche. Ha dunque ancora senso non considerarli parte di quell’unico Servizio Bibliotecario Nazionale pensato e voluto come un’unica struttura per l’accesso all’informazione?