Il contributo esplora la spazialità del cibo nelle università dalla prospettiva della progettazione architettonica e urbana, focalizzando l’indagine tra i termini foodspace e foodscape che intrecciano la dimensione materiale e socioculturale della spazialità alimentare sia per decostruire il food system convenzionale che per ipotizzare un immaginario alimentare alternativo. Centrando la riflessione nel caso specifico dell’Università degli Studi di Trieste, la ricerca interseca analisi spaziale qualitativa, interviste informali e un questionario sulle abitudini alimentari per restituire una mappatura degli spazi e tempi del cibo, degli attori e delle pratiche alimentari nell’università, componendo un Atlante del cibo dell’università. Mettendo in luce criticità, potenzialità e progettualità emergenti, l’indagine ipotizza scenari, strategie e dispositivi di progetto per ripensare l’architettura del cibo verso un’università edibile per un nuovo metabolismo urbano. Riformulando la relazione tra cibo e città, l’università pu. assumere un ruolo critico nella lotta per i diritti di cittadinanza, il diritto allo studio, al cibo e alla città, contribuendo cos. alla transizione della società verso un futuro meno insostenibile