Il presente contributo è volto a indagare l’origine e l’utilizzo di alcune parole d’autore nel lessico LGBT+. Il set lessicale avente come oggetto le questioni di identità di genere e di orientamento sessuale, infatti, è in continuo mutamento, e in diversi casi la neologia è stato il risultato di un processo di creazione per il quale è possibile individuare con sicurezza la persona coniatrice.
Partendo dal concetto di impronta creatrice personale enucleato da Spitzer (1956) e dagli studi italiani sulle parole d’autore (Migliorini 1957; 1977, Zolli 1989), si studieranno i termini inversione sessuale, omosessuale e queer per comprendere il portato (socio)linguistico che un’innovazione lessicale su iniziativa personale può veicolare.