Il caso studio di Trieste diventa occasione per argomentare l’ipotesi che gli orti urbani possono contribuire a strutturare processi di rigenerazione della ‘città pubblica’. Transcalarità delle azioni, collaborazioni reciproche e assunzione di responsabilità sono alcune delle condizioni che possono rendere pratiche di agricoltura urbana tasselli di un progetto spaziale e sociale più complesso; un progetto in cui gli orti possono divenire luogo di incontro tra pratiche top-down e azioni bottom-up per dare risposta, nel quotidiano, alle urgenti e note questioni urbane.