Dario Fo e Franca Rame sono i drammaturghi italiani più tradotti e rappresentati al mondo. Nel mondo angloamericano, in particolare, Morte accidentale di un anarchico costituisce uno dei loro testi meglio conosciuti e messi in scena più spesso. In uno studio delle traduzioni e delle produzioni teatrali dei testi politici nel Regno Unito e negli Stati Uniti dagli anni ‘80 fino ai primi anni 2000 ho messo in luce il processo di riscrittura a cui tali testi sono stati spesso sottoposti secondo tradizioni teatrali e attoriali britannici e statunitensi . La funzione politica e provocatoria di testi come Morte accidentale di un anarchico è stata in molti casi sminuita in favore del loro valore in quanto spettacoli comici di grande effetto per assicurarne il successo. Allo stesso tempo ci sono state e continuano ad esserci delle eccezioni da parte di compagnie che si sono prefisse di riprodurre e mantenere lo scopo politico del teatro di Fo e Rame rendendolo attuale per gli spettatori della cultura ricevente. Produzioni recenti, come quella da parte della Northern Broadsides nel 2008, rappresentano un esempio di una strategia alternativa a quella che privilegia una lettura comica. Il valore politico del testo di partenza viene infatti mantenuto nel nuovo adattamento dell’attrice e drammaturga Deborah McAndrew attraverso la trasposizione dello spettacolo in una stazione di polizia nel nord del Regno Unito e continui riferimenti a eventi politici attuali alla maniera di Fo e Rame. Una serie di scelte prettamente teatrali, quali la sostituzione della canzone anarchica cantata dai poliziotti nell’originale per ridicolizzarli con una a ritmo di salsa che rievoca la tragica morte di un giovane brasiliano vittima di un errore della polizia britannica, permettono di ricreare quel difficile equilibrio tra comicità e tragicità che è la chiave del successo del teatro di Fo e Rame.