Partendo dal concetto di "utopia" sia in senso tecnico, sia in senso politico, il contributo cerca di analizzare i problemi che si pongono nel considerare la Cina, così presente nell'opera di Brecht a partire dagli anni Trenta, come luogo immaginario e utopico oppure concreto, anche alla luce dei fatti legati alla rivoluzione comunista che stavano avvenendo nella Cina stessa. In particolare, l'analisi è incentrata su una lettura del dramma "L'anima buona del Sezuan" come riflesso di questa idea della Cina tra utopia politica e luogo concreta, nel tentativo inoltre di comprendere fino a che punto Brecht utilizzi le categorie economiche del Capitale di K. Marx per analizzare i rapporti di sfruttamento esistenti nel luogo dove è ambientato il dramma.