I lettori moderni si fanno trarre in inganno dalle parole di scherno che Tzetzes rivolge contro il verso politico ‘non metrico’, tanto da credere che egli lo considerasse del tutto indegno di competere con l’esametro omerico. Tuttavia, questa caratterizzazione è assente dalle Allegorie dell’Iliade, dalle Allegorie dell’Odissea e dalla Teogonia. Nelle Allegorie dell’Iliade dominano le virtù del discorso didattico e, di conseguenza, del verso politico: chiarezza, intelligibilità, concisione, accuratezza e precisione dei dettagli. Sfruttando queste virtù, Tzetzes offre adattamenti straordinariamente concisi, comprensibili e accurati di scene e passi omerici, e fa ricorso con esiti felici anche alle caratteristiche stilistiche classiche che nobilitano lo status del verso politico. Il suo obiettivo è dimostrare che il verso politico non solo è un degno rivale dell’esametro omerico in grado di competere con esso, ma che è anche in grado di superarlo.