Nella prima parte del lavoro, l’Autore ricostruisce da un punto di vista teorico il concetto di “diritto alla giurisdizione”. La seconda parte è volta a comprendere come tale garanzia si atteggi per l’imputato e per la vittima di reato nelle fonti della piccola e grande Europa. L’analisi consente di affermare che, nei primi trent’anni di vita del codice di procedura penale, il “bisogno di giurisdizione” è progressivamente aumentato anche in Italia, grazie alla spinta congiunta del Consiglio d’Europa e dell’Unione europea.