Piacentini ha ricoperto un ruolo centrale nell’architettura italiana della prima metà del Novecento. E questa centralità è in gran parte derivata dall’essere stato uno straordinario uomo di potere. La sua egemonia non ha confronti nel panorama italiano. I suoi interventi hanno lasciato un segno profondo e duraturo in decine di città italiane: ne hanno mutato il volto, impresso valori identitari e scolpito la memoria nella pietra. Il libro ricostruisce la storia del suo progetto più ambizioso: quello di dare un’«unità di stile» all’architettura italiana del tempo di Mussolini.