Quando nel 335 Costantino portò a quattro il numero dei suoi Cesari, con l’aggiunta del nipote Dalmazio, sembra che avesse in mente di innestare il principio ereditario sul modello tetrarchico. Quale che fosse il disegno, definito o solo abbozzato, esso non resistette all’uscita di scena del suo ideatore. La rivalità tra i Cesari, dei quali la morte improvvisa dell’imperatore aveva lasciato indeterminati i ruoli, sfociò in tragedia: i soldati provvidero a eliminare tutti i concorrenti con meno diritti dei figli. Ma anche così non si poté evitare un periodo di instabilità politica dovuto alle aspirazioni frustrate e agli antagonismi fra i nuovi Augusti.
Nonostante la mole degli studi su Costantino, non era ancora stata dedicata una monografia al tema, assai controverso, della successione. Ciò consente di far emergere le figure degli eredi di Costantino, troppo spesso oscurate dalla grande ombra paterna.