L’anno del centro-destra può essere ben racchiuso tra questi
due estremi: da un lato la Lega che cerca di completare la ridefinizione della propria identità, dimenticando l’indipendentismo padano e posizionandosi all’estrema destra, enfatizzando le posizioni
anti-immigrati e anti-euro, con l’ambizione di espandere il proprio
elettorato anche al centro-sud [Vampa 2017]; dall’altro Berlusconi
che costruisce per sé e per il proprio partito un’immagine di forza politica moderata e affidabile, inevitabile cerniera di qualunque
alleanza post-elettorale. In mezzo, Fratelli d’Italia (FdI), il piccolo
partito di Giorgia Meloni, che raccoglie i voti dei nostalgici del
Movimento sociale italiano (Msi). Come vedremo, alla destra di
questi partiti «istituzionali», sono riemerse frange neo-fasciste, rappresentate da due gruppi extraparlamentari – Forza Nuova e CasaPound – che hanno conquistato una sorprendente e preoccupante
centralità mediatica nella seconda parte del 2017.