Concettualizzazioni, strumenti e pratiche valutative nei piani triennali dell’offerta formativa e nei rapporti di autovalutazione: una ricerca pilota nelle scuole secondarie della provincia di Udine
Le ricerche educative degli ultimi anni hanno sempre più evidenziato l’intrinseco legame tra i processi di apprendimento, insegnamento e valutazione, dimostrando quanto sia necessario riflettere su approcci e pratiche valutative per poter supportare i processi apprenditivi in un’ottica di lifelong learning. Nel contesto italiano, le scuole sono chiamate a redigere i Piani Triennali dell’Offerta Formativa (PTOF) e i Rapporti di Autovalutazione (RAV), all’interno dei quali è necessario dichiarare le modalità con cui viene condotta la valutazione degli apprendimenti. Nel presente contributo si intendono analizzare i documenti delle scuole statali della Provincia di Udine per indagare le concettualizzazioni, gli strumenti e le pratiche valutative dichiarate, in riferimento agli attuali modelli teorici. Attraverso l’analisi di contenuto dei documenti, sembrerebbe emergere che la valutazione venga intesa come un processo continuo e complesso, che richiede non solo di misurare i risultati raggiunti, ma anche di supportare continuamente i processi di apprendimento degli studenti. Tuttavia, una lettura più approfondita, con un’attenzione particolare al ruolo degli studenti e all’utilizzo dei criteri valutativi, restituisce un quadro diverso, caratterizzato dalla prevalenza di un approccio “tradizionale” alla valutazione. Il presente lavoro rappresenta la fase pilota di un progetto molto più ampio che intende analizzare un campione rappresentativo di scuole secondarie del contesto italiano, attraverso un’esplorazione indiretta del costrutto oggetto d’indagine.