Claudio Venza (1946-2022), storico triestino anarchico e antiautoritario, è noto soprattutto per la sua opera di studio della storia dell’anarchismo e della Guerra civile spagnola. Eppure, durante i corsi da lui tenuti all’Università di Trieste, Venza si immergeva in temi completamente diversi, come quelli della storia politica italiana degli anni ’60 e ’70 del Novecento. Questo contributo mira a sintetizzare la visione venziana degli anni ’70 in Italia concentrandosi su un solo elemento, quella della lotta armata di sinistra. Dopo una necessaria premessa che spiega perché sia difficile occuparsi di questo tema in Italia, l’articolo mostra come Venza prendesse seriamente la lotta armata di sinistra. La considerava quindi un fenomeno politico e non meramente criminoso, e teneva a fare dei distinguo fra lotta armata e terrorismo, dato che quest’ultimo comporta un elemento di violenza indiscriminata